La legge è uguale per tutti
A dispetto della citazione di quanto è scritto nelle corti di giustizia italiane, questo post non vuole in alcun modo discutere dell'efficienza della giustizia italiana o delle sue norme, ma solo riportare la massima del titolo al gioco di ruolo. Oltre ad essere un narratore ed interpretare la parte di tutti i personaggi che non sono manovrati dai giocatori il Master è anche arbitro del gioco ed in quanto tale è tenuto ad essere giusto ed imparziale. Non è sempre facile, sia perché il Master è un essere umano come tutti e può sbagliare sia perché non tutti hanno lo stesso concetto di giustizia ed imparzialità, specie quando esse sono applicate a loro danno.
Ciò che mi ha ispirato questo post è una breve avventura contenuta in "Il mondo di Nehwon" chiamata "il Bazar del bizzarro" (forse qualche vecchio lettore del Dragon Magazine troverà questo titolo, la cui versione inglese è Bazaar of the bizarre, oltremodo familiare), in cui Fafhrd riceve dallo stregone Sheelba dal Volto Senza Occhi la Benda della Vera Vista in grado di rivelare la vera natura di tutte le cose. Questo potente oggetto magico in quanto tale funziona con tutti coloro che sono osservati con tale benda e così Sheelba non esita a sottrarlo a Fafhrd non appena egli ha compiuto per loro la missione richiesta. Infatti a dispetto dell'enorme potere (quasi semidivino) dello stregone e del suo omologo Ningauble dai Sette Occhi essi non sono immuni o schermati dal potere dell'oggetto e Fafhrd potrebbe essere tentato di scoprire cosa nascondono i loro cappucci neri.
L'avventura citata è un esempio di come in un mondo fantasy la legge deve essere uguale per tutti e che se un oggetto magico è detto funzionare con tutti allora nessuno (salvo gli Dei ovviamente) può essere immune ai suoi effetti. Non c'è nulla di più frustrante per un giocatore che ha appena affrontato lunghe ed estenuanti avventure per procurare al suo PG un oggetto magico che scoprire che tutti i PNG più importanti sembrano essere (da quando lo ha acquisito) immuni ai suoi effetti, perché protetti o schermati in questo o quel modo. Se si lascia che i personaggi trovino un qualche oggetto magico molto potente che può avere effetti sulla campagna si deve poi poter accettare il fatto che questi possano usarlo in questo senso. Se risulta inaccettabile o è considerato troppo pericoloso allora è meglio non farlo trovare, o, se il guaio è già fatto, escogitare un modo per sottrarlo al gruppo o distruggerlo: in fondo è un oggetto molto potente e i PG non saranno i soli a bramarlo.
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